Avvistamenti di UFO lasciano un'impronta psicologica sui testimoni
Un nuovo studio lo dimostra

Mentre i governi si interessano da decenni al fenomeno UFO, i loro esperti scientifici si sono concentrati ampiamente sulle caratteristiche fisiche del fenomeno, il cosiddetto aspetto "dadi e bulloni".
Per quanto riguarda l'osservazione delle manifestazioni degli UFO e del loro impatto sui testimoni, la letteratura scientifica si sviluppa lungo due linee.
In primo luogo, esiste sull'argomento delle osservazioni dei Fenomeni Anomali Non Identificati (UAP) una corposa base di letteratura scientifica antropologica e socio-psicologica che risale agli anni '70. Questo implica lo studio delle testimonianze, cercando spiegazioni culturali, sociologiche o cognitive per esse. Ad esempio, il "modello socio-psicologico del fenomeno UFO," divulgato in Francia da Michel Monnerie nel 1977, è emerso da questa letteratura. Questa ipotesi cerca di spiegare le osservazioni come incomprensioni, errori o addirittura allucinazioni. Manuel Jimenez descriverebbe la testimonianza degli UFO come "il culmine di un processo di interpretazione errata di un fenomeno noto."
In generale, questa letteratura mette in dubbio la credibilità di tali testimonianze.
Esiste anche una sostanziosa letteratura sugli rapimenti, sui racconti nei quali il testimone sostiene di essere stato rapito da extraterrestri. Qui, il punto non è spiegare il fenomeno, ma ascoltare le persone che lo hanno vissuto, concentrandosi sui testimoni. Parnell e Sprinkle, citati da Rabeyron T. nel 1990, hanno mostrato che gli “abdotti” (coloro che hanno avuto contatti con gli ET), pur raccontando un'esperienza incredibile, non soffrono di disturbi psicopatologici.
E il famoso John Mack, uno psichiatra che inizialmente era scettico, ha raccolto nel tempo una serie di testimonianze, da parte di abdotti, estremamente inquietanti. Anche dalla sua prospettiva i testimoni non soffrono di malattie mentali. I loro racconti "suonano molto reali, sinceri", sottolinea in un'intervista con il Dr. Seymour. L'emozione dei testimoni è intensa, dice, e descrivono esperienze che hanno numerosi tratti comuni tra di loro. Seymour è stato il primo a rivelare un impatto comune tra tutti gli abdotti, e cioè l'emergere di una preoccupazione ecologica.
È in questo scenario scientifico che si inserisce un nuovo studio sui testimoni del Dr. Gabriel de la Torre. Neuropsicologo e ricercatore presso l'Università di Cadice, una delle sue specializzazioni è la ricerca spaziale. Dopo aver lavorato su un progetto dell'IAA riguardante le missioni su Marte, ora collabora a un progetto della NASA che si occupa di fattori di adattamento e di resilienza umana durante missioni di lunga durata.
Nel dicembre 2023 ha pubblicato un articolo accademico sull' “International Journal of Astrobiology” sull'impatto psicologico degli UAP. Presenta i risultati di un sondaggio on-line che ha coinvolto 245 persone, di cui 93 testimoni, con un livello di istruzione del campione medio-alto. Conclude affermando che c'è un impatto psicologico "evidente" dell'osservazione sui testimoni, con un effetto "trasformativo" e identifica quest'impatto come la "triade dell'impegno psicologico profondo degli UAP".
Questo impegno è caratterizzato da una preoccupazione quasi quotidiana per l'argomento, un significativo interesse per la questione e la necessità di parlarne continuamente. I testimoni restano, in un certo senso, connessi con gli UFO e descrivono la loro esperienza come qualcosa che ha cambiato la loro vita e la percezione del posto dell'uomo nell'universo. Non descrive nessun "effetto negativo globale sulla vita complessiva del testimone" nonostante "un certo tipo di pensiero ossessivo, ma non-patologico riguardo agli UAP". Tuttavia, non sa se la triade dell'impegno abbia una "correlazione neuro-anatomica", a causa della mancanza di studi pertinenti.
Per il Professor de la Torre, lo studio è riuscito a oggettivare l'impatto psicologico del fenomeno UFO; pertanto, sarebbe importante proseguire con le ricerche. Vuole continuare a studiare i testimoni, questa volta concentrando gli aspetti fisiologici e neurologici. Spera anche che il suo studio aiuterà a prendere sul serio i testimoni e il fenomeno. Infatti, nota, nonostante molte ipotesi, sappiamo ancora poco sugli UFO.
Traduzione Piero Zanaboni
Questo lavoro è concesso in licenza CC BY-NC-ND 4.0