Il ministro degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa sugli UFO: "il governo, guidato dal Ministero della Difesa, sta da sempre facendo ogni sforzo per monitorare la situazione".
Il 12 marzo, il rappresentante Yosiharu Asakawa ha nuovamente sollecitato il suo governo ad affrontare le questioni relative agli UAP.

Essendo uno dei pochissimi funzionari eletti abilitati a discutere apertamente di questo argomento in Giappone, Asakawa ha chiesto al ministro della Difesa giapponese, Minoru Kihara, se avesse avuto incontri con gli UFO. Il ministro della Difesa e pilota ha dichiarato di avere una limitata esperienza in volo e di non aver assistito a nulla di insolito. Kihara ha consultato anche i suoi colleghi e istruttori, che allo stesso modo hanno negato di aver visto degli UFO.
Tuttavia, il ministro Kihara, dopo aver esaminato il rapporto dell'AARO, ha osservato che:
Ciò potrebbe significare che gli UAP sono stati realizzati da un altro Paese. Riteniamo che il Giappone e gli Stati Uniti debbano collaborare con un'intesa comune nel caso in cui un oggetto non identificabile, come un’arma più recente o un aereo da ricognizione di un altro Paese, crei una crisi.
Il Giappone chiede la collaborazione degli gli Stati Uniti riguardo agli UAP
Quando la deputata Asakawa ha interrogato il Ministro degli Esteri Yoko Kamikawa, questi ha dichiarato:
Per quanto riguarda gli oggetti non identificabili nell'aria, il governo, guidato dal Ministero della Difesa, sta da sempre facendo ogni sforzo per monitorare la situazione e per raccogliere e analizzare le informazioni.
Con il rapporto dell'AARO che confuta qualsiasi origine extraterrestre degli UAP, il dilemma per gli Stati Uniti si infittisce: tutti gli avvistamenti in aria e intorno alle infrastrutture critiche, da parte del personale militare, provengono probabilmente da un avversario sconosciuto, mettendo in pericolo le risorse strategiche e le vulnerabilità degli Stati Uniti.
Ci si può chiedere fino a quando i rappresentanti eletti in parlamento tollereranno che sia l'Ufficio del Direttore dell'Intelligence Nazionale (“Office of Director National Intelligence ODNI”) sia il Dipartimento della Difesa (“Department of Defense DOD”) continuino a pubblicare documenti di scarso rilievo, come riportato da Sentinel News.
Traduzione Piero zanaboni
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