Il primo libro bianco di SOL è dedicato agli UFO transmediali e agli UAP
L’ex contrammiraglio Gallaudet è autore di un documento intitolato "Beneath the Surface We May Learn More about UAP by Looking in the Ocean".
La Fondazione Sol, fin dalla sua nascita, ha dichiarato la sua ambizione di emergere come figura di spicco nella ricerca scientifica sugli UFO/UAP. Ha intrapreso la pubblicazione di una serie di libri bianchi che affrontano vari aspetti del fenomeno, con l'obiettivo di fornire consulenza al governo.
Il lavoro inaugurale, intitolato "Under the Surface" (Sotto la superficie) scritto da Timothy Gallaudet, è un'indagine di 29 pagine sugli UAP transmediali e sugli UFO e fornisce una valutazione delle nostre attuali conoscenze, delle aree di interesse e delle potenziali scoperte.
Per Gallaudet, potrebbe essere in corso una nuova epoca nella storia dell'umanità e merita la nostra attenzione; riporta inoltre alcuni eventi importanti che hanno segnato l’inizio della cosiddetta divulgazione. Tutto è iniziato nel 2017, quando il New York Times ha pubblicato una serie di articoli su un programma del dipartimento della difesa per raccogliere e analizzare i dati sugli UFO/UAP. Poi, nel 2020, il pentagono ha autenticato i video di oggetti aerei registrati dai piloti della marina statunitense e nel 2021, questi piloti hanno fornito ai media testimonianze oculari e un video.
Nello stesso anno è stata creata l'AARO (“All-Domain Anomaly Resolution Office” - Ufficio per la Risoluzione delle Anomalie in tutti i Domini) che ha contribuito a un rapporto dell'ODNI ( “Office of the Director of National Intelligence”) nel 2023. Il rapporto ha rivelato 274 avvistamenti di UFO/UAP da parte del personale del dipartimento della difesa tra agosto 2022 e aprile 2023. Sempre nel 2023, la sottocommissione per la sicurezza nazionale della commissione per la supervisione della Camera ha tenuto un'audizione; in quella occasione David Grush, ex ufficiale dell'intelligence presso l'ufficio di ricognizione nazionale, ha dichiarato che il governo degli Stati Uniti deteneva i detriti recuperati dai luoghi di schianto al suolo degli UFO/UAP e che la Casa Bianca stava quindi nascondendo al congresso e all'opinione pubblica prove materiali, tra cui dei resti biologici.
Questi eventi hanno portato all'emendamento Schumer. Questa proposta di legge, frutto di incontri tra membri del Senato ed ex funzionari del dipartimento della difesa e dell'intelligence, va dritta al punto, utilizzando termini come UAP (Fenomeni anomali non identificati), NHI (Intelligenza non umana) e TUO (Tecnologia di origine sconosciuta).
La volontà del governo di affrontare il tema degli UAP si estende anche alla NASA.
L'agenzia spaziale statunitense ha pubblicato un rapporto preliminare di scarso interesse nel 2023, ma si è comunque offerta di collaborare con l'AARO.
Sulla scia del governo, si stanno sviluppando programmi di ricerca scientifica:
Il progetto Galileo dell'Università di Harvard sta sviluppando una rete di osservatori a terra.
Il progetto “Disappearance and Appearance Sources during a Century of Observations” sta conducendo uno studio sulle lastre fotografiche precedenti al lancio dei satelliti Sputnik.
Altre organizzazioni non governative stanno sviluppando progetti per promuovere la ricerca, le politiche pubbliche e l'educazione sul tema UFO/UAP:
La fondazione Sol promuove infatti la ricerca; il “New Paradigm Institute” ha obiettivi teologici, mentre “Americans for Safe Aerospace”, gestito da piloti militari, si dedica alla sicurezza aerospaziale e alla sicurezza nazionale, con particolare attenzione agli UAP.
Sotto la superficie
Sebbene la maggior parte delle ricerche si concentri sui fenomeni aerei, gli UAP vengono osservati anche in mare, sia sotto la superficie (USO “Unindentified Submerged Object”) sia in spostamenti trans-mediali (cioè tra l'atmosfera e l'oceano).
L'esempio più noto è l'avvistamento del "Tic Tac" da parte dei piloti della Nimitz nel 2004.
Il più recente è quello della USS Omaha nel 2019.
Ma il caso più impressionante è quello dell'aeroporto di Aguadilla a Porto Rico nel 2013.
Nel corso di tre minuti, l'oggetto è passato da una velocità di 40 a 120 miglia orarie, è entrato e uscito dall'oceano atlantico senza alcuna decelerazione significativa, ha raggiunto una velocità massima sottomarina di 95 miglia orarie e si è bruscamente diviso in due prima di rientrare in acqua. Nessun oggetto terrestre conosciuto è in grado di fare altrettanto.
Sebbene esistano rapporti sugli USO, la letteratura è scarsa e non sistematica.
Ecco alcuni libri sul tema degli UFO marini:
“UFO over the Americas” di Jim e Coral Lorenzen vi dedica un capitolo.
“Invisible residents”, il primo libro dedicato agli USO, pubblicato originariamente nel 1970
“UFO e acque”, una raccolta dettagliata di casi che coinvolgono gli UFO e l'acqua.
“Undersea UFO Base”, resoconti di attività UFO in California.
Gallaudet cita anche il lavoro di Chris Styles su un incontro USO del 1960 in Nuova Scozia, le recenti ricerche di JG Tedesco e DL Nardo al largo di Long Island, lo studio di Debbie Ziglemeyer sugli UFO in generale in prossimità dell'acqua e il libro di Richard Dolan, di prossima pubblicazione, una raccolta completa di casi dal 1711 a oggi.
In tutti i casi, gli UAP sottomarini e transmediali sono tanto singolari quanto quelli aerei.
Le forme comuni includono sfere, triangoli, sigari e dischi; spesso si vedono grandi velivoli luminosi e vengono segnalate apparizioni in formazione o in gruppo, ma anche solitarie.
A volte sembrano sfidare le leggi conosciute della fisica.
L’ ex ammiraglio Gallaudet ha illustrato la diversità e la stranezza del fenomeno con due esempi.
Nel primo caso i sommozzatori della Royal Canadian Navy, come riportato da Styles, hanno riferito di aver visto due dischi appoggiati sul fondale marino e di aver filmato gli occupanti mentre riparavano uno dei dispositivi.
Il secondo caso rivelato dai coniugi Lorenzen riguarda un'osservazione effettuata dall'equipaggio di una nave civile americana nello Stretto di Hormuz. Hanno osservato un'area illuminata lunga circa 400 metri, che pulsava e ruotava. Bolder, l'informatore, ha riferito di un effetto bizzarro ed estremamente impressionante: la nave sembrava occupare il centro di un enorme mulinello i cui "raggi" erano costituiti da una luminosità fosforescente che ruotava rapidamente intorno alla nave come un mozzo. Questo fenomeno è oggi attribuito a degli organismi bioluminescenti.
L'ex ammiraglio Gallaudet ha sottolineato inoltre l'importanza di non trascurare mai una spiegazione razionale dei fenomeni.
L'oceano sconosciuto
L'oceano occupa gran parte del pianeta, eppure se ne sa molto poco. Gallaudet ne vede le ragioni storiche. Nonostante cinquecento anni di ricognizioni e mappature, solo nel XIX secolo è stata lanciata la prima spedizione di ricerca multidisciplinare. Per quattro anni, l'HMS Challenger scoprì e mappò vaste aree.
Il XX secolo ha visto lo sviluppo dello studio scientifico del mare. La Seconda Guerra Mondiale ha dato un enorme impulso, poiché il governo ha investito nella ricerca. Ma solo nel 2009 il governo ha sviluppato nuovamente un programma con una nave dedicata.
Infine, nel 2020, il governo ha istituito un programma strategico nazionale, “The National Strategy for Mapping, Exploring, and Characterizing the U.S. Exclusive Economic Zone”.
Questo programma si rivelerà estremamente fruttuoso dal punto di vista scientifico e in varie discipline: scoperta di montagne sottomarine inesplorate, reperti archeologici e vita marina.
Nel campo della vita marina in particolare, tra la scoperta di specie estreme e l'incredibile diversità di forme di vita, siamo portati a credere che l'oceano sia un luogo favorevole a fenomeni anomali.
In queste condizioni, la ricerca sugli UAP aerei non farebbe che scalfire la superficie della realtà del fenomeno. Se la mancanza di volontà politica e gli scarsi investimenti sono i principali responsabili della mancanza di conoscenze sull'oceano, ci sono altre due ragioni.
In primo luogo, i dati raccolti dall'esercito sono classificati e non facilmente accessibili agli scienziati.
In secondo luogo, la maggior parte della ricerca consiste nel perfezionare ciò che già conosciamo sui processi dinamici, chimici, geologici e acustici.
Di conseguenza, alcuni eventi rimangono al di fuori della portata dei sensori a causa della loro calibrazione. Altri eventi possono essere soppressi perché trattati come "rumore" indesiderato in conformità ai protocolli sperimentali.
Questo è ciò che è accaduto a bordo della USS Maury nel 1946, riferisce Richard Dolan.
Il sonar rilevò quello che l'equipaggio classificò come "montagna sottomarina". Ma l'oggetto accelerò e scomparve e il protocollo standard prevedeva la soppressione dei "dati idrografici rumorosi".
Quando gli scienziati raccolgono prove, queste devono essere riesaminate per confutare o confermare l'ipotesi UAP. Nel 2022, i ricercatori del NOAA hanno scoperto, a 2.540 metri di profondità, una formazione quasi lineare di buchi, ciascuno con il proprio mucchietto di sedimenti. Poiché il veicolo che ha effettuato la scoperta non è stato in grado di scansionare il buco, il ricercatore principale ha concluso che questi fori indicano "lacune" nella nostra conoscenza delle profondità oceaniche.
Timothy Gallaudet ha lamentato le enormi lacune nella conoscenza degli oceani, citando il dottor Walter Munk:
"I primi 100 anni di oceanografia potrebbero essere descritti come un secolo di sotto-campionamento".
Sembra che gli avvistamenti di UFO marini siano solo la punta dell'iceberg.
Ripensare alla sicurezza marittima
Il sotto-campionamento geofisico degli oceani è un problema per la sicurezza. Un famoso assioma afferma che una posizione elevata dà un vantaggio strategico sull'avversario.
In marina esiste un equivalente; alcuni ambienti sono più favorevoli di altri, in particolare perché la propagazione del suono e della luce è migliore. I sensori acustici e ottici utilizzati sono altamente sensibili alle caratteristiche batimetriche e sedimentarie del fondale marino, nonché ai cambiamenti dinamici nella distribuzione tridimensionale delle proprietà dell'acqua.
Timothy Gallaudet ha messo in guardia dalle conseguenze di una scarsa conoscenza dell'oceano; per esempio nel 2005, la USS San Francisco si è scontrata con una montagna sottomarina inesplorata e circa 98 persone rimasero ferite.
La USS Connecticut commetterà lo stesso errore nel 2021. Solo un decimo delle montagne sottomarine è stato mappato.
Dopo aver elencato tutti gli attuali conflitti globali in cui è coinvolta la Marina statunitense, l'ex ammiraglio Gallaudet ha parlato di minacce più "soft" come la Cina e il suo ruolo nel degrado ambientale, l'inquinamento terrestre e marino, il cambiamento climatico, la pesca illegale, la distruzione delle barriere coralline e le emissioni di gas serra.
Infine, ha parlato della grande minaccia invisibile, la rete di cavi sottomarini; il 95% delle comunicazioni mondiali passa attraverso questi cavi, che approdano su coste non protette.
La Russia sta indagando sui cavi nell'Atlantico e la Cina ha già sabotato alcuni collegamenti con Taiwan.
Gli UAP si aggiungono a tutte queste minacce alla sicurezza. Il rapporto AARO e ODNI sul traffico aereo mostra che sono state documentate centinaia di eventi UAP. Ciò dimostra le gravi carenze dell'esercito in questo settore.
Gallaudet ha criticato l'"apatia" di fronte alla situazione attuale e il tentativo di minimizzare il fenomeno da parte di chi sostiene che "la maggior parte dei casi si può ricondurre a fenomeni ordinari".
Ha sottolineato come il rapporto AARO, affermando che gli UAP non minacciano la sicurezza dei voli che li osservano, viene contraddetto da alcuni esperti, in particolare “Americans for Safe Aerospace” di Ryan Graves, che dipinge questo problema come una vera priorità.
Timothy Gallaudet la considera la redazione del rapporto come una manovra del governo, che non vuole rivelare tutto ciò che sa. Tuttavia, per quanto riguarda la conoscenza degli UAP, la situazione è molto peggiore nel settore marittimo. La vastità dell'oceano rende già difficile mantenere una soglia di minaccia accettabile, e se si aggiunge la minaccia UAP, la situazione diventa molto problematica.
Ad esempio, l'UAP transmediale di Aguadilla ha raggiunto una velocità sottomarina di 95 miglia orarie. Nessun mezzo militare americano è in grado di farlo; questo dovrebbe allarmare le autorità e spingerle a cercare di ottenere risposte.
Il dipartimento della difesa non reagisce alle intrusioni di oggetti non identificati con caratteristiche inspiegabili nello spazio acquatico. Eppure è noto il rigore dei protocolli "Water Space Management (WSM) e Mutual Interference Prevention (PMI)". Questi sono progettati per prevenire interazioni potenzialmente letali tra sottomarini e altre imbarcazioni subacquee.
L'ex-ammiraglio Gallaudet ha concluso che anche nel settore marittimo il governo non rivela ciò che sa. Ha citato "qualcuno" (molto probabilmente l'ex vice-segretario alla difesa) che recentemente ha paragonato l'apparente apatia del governo all'attacco di Pearl Harbour e all'11 settembre. Entrambi avrebbero potuto essere evitati salvando migliaia di vittime civili.
Questo paragone è forse giustificato dai casi in cui gli UAP interferiscono con la capacità di deterrenza nucleare del DoD. Per quanto riguarda la marina, solo un caso è stato riferito a Timothy Gallaudet.
Ma "è possibile che il braccio marittimo della triade nucleare statunitense possa subire livelli di interferenza simili".
Gallaudet conclude citando nuovamente "qualcuno":
"Quando mai l'ignoranza è stata una buona strategia di sicurezza nazionale?".
La nuova rivoluzione scientifica
Sebbene gli UAP abbiano importanti implicazioni per la sicurezza, non sono nulla in confronto alle implicazioni scientifiche. Osservatori credibili e strumenti calibrati hanno confermato delle osservazioni che sfidano l'immaginazione.
L'emendamento Schumer continua a fare riferimento a tecnologie di origine sconosciuta.
Le scoperte derivanti da uno studio scientifico approfondito degli UAP costituirebbero un salto tecnologico e scientifico rivoluzionario.
Il tema dell'intelligenza non umana (NHI), ad esempio, è al tempo stesso sconvolgente e promettente, perché questi oggetti sono stati realizzati da progettisti di cui non conosciamo le intenzioni. Se ciò venisse dimostrato, che sconvolgimento sarebbe! Per l'astronomia e l'astrobiologia, significherebbe cambiare il quadro di riferimento. Per le scienze sociali, si aprirebbero nuove aree di ricerca sulle interazioni tra gli esseri umani e gli altri.
Per quanto riguarda le scienze oceaniche, l'effetto sarà probabilmente nullo nel breve periodo.
I pregiudizi legati agli UFO e agli UAP probabilmente dissuaderà gli scienziati dall'approfondire la questione ancora per qualche tempo, ma l'interesse del pubblico potrebbe far emergere altri pionieri come Avi Loeb del progetto Galileo.
E man mano che si raccogliessero dati e si facessero scoperte, sempre più scienziati potrebbero interessarsi al fenomeno. In futuro, il governo potrebbe avviare progetti più ambiziosi dell'AARO e del suo tentativo di categorizzazione.
Le esplorazioni potrebbero "identificare nuove specie marine, caratteristiche geologiche e processi oceanici".
Timothy Gallaudet scommette su un processo virtuoso in cui la ricerca sugli UAP, l'interesse scientifico per l'argomento e le scoperte di un possibile beneficio economico e collettivo si rafforzerebbero a vicenda. Nel tempo, quindi, un numero sempre maggiore di ricercatori potrebbe considerare la ricerca sugli UAP degna di interesse.
Secondo uno studio, l'interesse degli scienziati per questo tema sta già aumentando.
Inoltre, l' ex ammiraglio Gallaudet prevede per gli UAP la stessa evoluzione dell'aeronautica nel XX secolo, dove una sinergia tra volontà politica, normativa e buon allenamento ha permesso di superare la riluttanza iniziale dei piloti.
Un invito all'azione
Lo studio dei dati sugli UAP/UFO trasmediali dovrebbe quindi diventare una priorità nella ricerca nazionale sugli oceani; un'azione di questo tipo su larga scala, che riunisce governi, università, comunità internazionale e organizzazioni non governative, dovrebbe essere utile per la sicurezza e la ricerca.
Timothy Gallaudet ha sottolineato che il governo può richiedere per decreto il riesame dei dati esistenti. Queste informazioni classificate e non classificate sono principalmente in possesso di NOAA, NASA, Office of Naval Intelligence e Naval Oceanographic Office.
È necessario "uno studio mirato dei loro archivi e banche dati con l'obiettivo di comprendere meglio i rischi associati agli UAP e le loro caratteristiche".
Questo studio potrebbe essere condotto dal “Naval Studies Board” delle Accademie Nazionali delle Scienze sotto l'egida dell'AARO. Sarebbe interessante includere nello studio tutte le altre istituzioni che dispongono di dati, come gli istituti di ricerca oceanica, siano essi privati, pubblici o filantropici.
Il governo potrebbe includere i fenomeni anomali come priorità di ricerca in tutte le aree del bilancio 2026. Dovrebbe dare ordine al comitato per la politica oceanica di aggiungere UAP e UFO al piano di attuazione della strategia nazionale per la mappatura, l'esplorazione e la caratterizzazione degli oceani della zona economica esclusiva degli Stati Uniti.
Questo piano è stato seguito per due anni dalla NOAA, dalla Marina degli Stati Uniti, dal Servizio geologico degli Stati Uniti, dal Corpo degli ingegneri dell'esercito degli Stati Uniti e da molte altre agenzie per esplorare e caratterizzare le aree dell'oceano e dei grandi laghi. L'obiettivo è "lo sviluppo energetico e l'acquacoltura offshore, i minerali critici, le risorse biofarmaceutiche, gli habitat ittici critici e le aree in cui i rischi naturali rappresentano un rischio per la sicurezza pubblica".
Timothy Gallaudet ha inoltre incoraggiato il Senato e la Camera a continuare i loro sforzi e a includere l'emendamento Schumer e il programma precedente nella legge di autorizzazione alla difesa 2025. Spera che il “Caucus Ocean” in entrambe le camere collabori con i sostenitori dell'emendamento Schumer per sostenere la divulgazione controllata.
La Casa Bianca e Capitol Hill "dovrebbero sostenere i partenariati tra il governo e le numerose parti interessate agli oceani nel mondo accademico, nella filantropia e nel settore privato ai fini della ricerca sugli UAP marittimi".
Gli UAP aerei sono oggetto di ricerca da decenni; con il recente sostegno del congresso e di nuove organizzazioni, gli USA potrebbero essere in grado di capire cosa sta accadendo con questi UFO/UAP. Questo non è il caso degli UFO trasmediali e quindi il fenomeno potrebbe essere compreso solo studiandolo nella sua interezza.
Traduzione dall’inglese di Piero Zanaboni
Questo testo è concesso in licenza CC BY-NC-ND 4.0