Le civiltà moderne sono più vulnerabili alle tecnologie UAP?
Le società moderne si affidano sempre più alle tecnologie digitali e possono diventare più vulnerabili alle scariche elettromagnetiche, come dimostrano alcuni casi storici di UAP

In un documento di feedback inviato all'Unione Europea, la UAP Coalition Netherlands (UAPCNL) cerca di convincere gli organismi ufficiali della vulnerabilità delle infrastrutture europee alle tecnologie derivanti dalla ricerca sugli UAP o dagli UAP stessi
Il documento risponde alla richiesta della Direzione Generale dell'Energia, Unità B4 - sicurezza energetica, di sviluppare un “fitness check” per valutare
“l'efficacia, l'efficienza, la coerenza, la pertinenza e il valore aggiunto del regolamento dell’Unione Europea sulla sicurezza dell'approvvigionamento di gas e sulla preparazione a fronteggiare il rischio elettrico (ERPR)”.
“Questo invito a presentare prove dovrebbe contribuire a raccogliere maggiori informazioni e conoscenze sull'attuazione dell'ERPR”.
Il rapporto dell'UAPCNL afferma che:
la frequenza degli avvistamenti di UAP in prossimità di impianti energetici rende necessario un approccio globale e pro-attivo sulla prontezza a fronteggiare il rischio. Ignorare gli UAP può lasciare le infrastrutture critiche vulnerabili a potenziali interruzioni, sia per interferenze dirette, sia per le conseguenze collaterali dovute al monitoraggio di oggetti non identificati.
Tali eventi non sono solo associati agli ipotetici UAP che rilasciano la loro energia in eccesso su una delle aree più densamente popolate e industrializzate del pianeta, ma possono anche essere considerati un evento Carrington localizzato.
Durante questi eventi, che si verificano ciclicamente in relazione all'attività solare, un'espulsione di massa coronale si scontra con il campo magnetico terrestre, creando una corrente geomagnetica in grado di provocare scintille dai pali del telegrafo e di alimentare macchine scollegate, come accadde all'inizio dell'era industriale il 2 settembre 1859.
Il problema delle correnti indotte che interrompono le comunicazioni e distruggono le macchine collegate alla rete non è ignorato dalle autorità europee.
In un rapporto del 2023 del gruppo di analisi e ricerca del segretariato generale del Consiglio europeo, gli autori avvertono che un tale evento
“potrebbe sconvolgere la vita di milioni di persone e causare danni molto estesi. Ciò potrebbe includere danni diretti e diffusi alle infrastrutture vitali, comprese le reti elettriche, le reti di comunicazione digitale e i sistemi satellitari”.
Il rapporto raccomanda inoltre:
Data l'attuale imprevedibilità delle tempeste solari, è fondamentale rafforzare la resilienza delle infrastrutture critiche. Ciò comporta la realizzazione di valutazioni di vulnerabilità delle infrastrutture critiche, seguite da misure volte a garantire la solidità dei componenti e dei sistemi vulnerabili.
Questo processo comprende misure come la graduale sostituzione dei trasformatori ad alta tensione esistenti con modelli più resistenti in grado di sopportare picchi di corrente eccessivi. Garantire una maggiore disponibilità di parti di ricambio per i trasformatori è inoltre fondamentale per assicurare una rapida sostituzione e riparazione in caso di danni gravi, dati i lunghi tempi necessari per la produzione di nuovi trasformatori.
Questo rapporto trova una notevole simmetria nelle proposte avanzate dalla UAP Coalition Netherlands nel suo feedback all'Unione Europea.
Nel corso della storia, diversi casi hanno dimostrato la capacità di alcuni UAP di emettere campi elettromagnetici ad alta potenza che possono avere un significativo impatto sulle infrastrutture.
Il 16 agosto 1954, a Tananarive, in Madagascar, una palla di luce verde ha sorvolato un viale della città, causando interruzioni di corrente.
Il 9 novembre 1965, a Syracuse, New York, si verificò un blackout generale nello stesso momento in cui molti testimoni riferirono di aver visto degli UAP.
La proposta della UAP Coalition Netherlands cita numerosi altri esempi dell'apparente interesse degli UAP per le aree sensibili e le strutture nucleari.
Per far fronte a queste sfide, il rapporto propone di inserire la questione degli UAP negli scenari strategici degli organi decisionali istituzionali dell'Unione Europea.
Propone inoltre l'organizzazione di una conferenza per presentare le specificità della questione ai politici europei e la creazione di un'unità europea sugli UAP.
Revisione della traduzione dall’inglese di Piero Zanaboni