L’intervista al Col. John B. Alexander da parte di Shawn Ryan
Il 13 Febbraio 2024 l‘ex U.S Navy Seal Shawn Ryan ha rilasciato un’intervista al colonnello Alexander intitolata “Le applicazioni militari degli eventi paranormali”
Pochi giorni fa Shawn Ryan ha pubblicato sul suo canale YouTube una delle sue preferite e interminabili interviste. Ryan, ex Navy Seal, è ben conosciuto per il suo impegno verso i veterani e il suo sostegno alla ricerca sull'uso di allucinogeni nel trattamento dei disturbi sofferti dai veterani.
Ryan ha presentato il colonnello John B. Alexander, ritiratosi dall'esercito, il quale, dopo aver iniziato nella fanteria, si unì presto ai servizi di intelligence militari. Il colonnello - che è ben conosciuto per i suoi lavori sui fenomeni psichici e paranormali, così come sulle armi non letali - nel 2017 ha pubblicato "Reality Denied", un libro nel quale racconta le sue straordinarie esperienze.
Dopo una breve introduzione, la prima domanda si è concentrata sull'esperienza del colonnello a Skinwalker Ranch, immergendoci subito nel vivo della questione. Egli ha parlato di una forza sconosciuta che opera in quel luogo, e ha ricordato le manifestazioni di cui è stato testimone (come gli animali mutilati, per esempio). Ha descritto il fenomeno come:
"certamente intelligente e decisamente non umano"
L'intervista si è poi addentrata nella vita e nella carriera del colonnello. Dopo una breve sequenza sulla sua infanzia, è stata ricordata a lungo la Guerra del Vietnam, dove Alexander servì nelle forze speciali; nell’intervista il colonnello considerò l'intervento americano nel contesto della teoria del domino. Le relazioni tese tra gli americani e i sovietici sarebbero il filo conduttore della carriera del colonnello.
Nel dicembre 1980 il colonnello scrisse un articolo per Military Review su "il nuovo campo di battaglia intermedio". In questo studio spiegò il potenziale militare delle capacità psichiche. Questo articolo lo avrebbe spinto verso l’INSCOM (“INtelligence and Security COMmand”) sotto la guida del Generale "Bert" Stubblebine. Per Stubblebine, "è importante non eliminare le cose solo perché non le si capisce". Questo punto di vista avrebbe permesso a Alexander di iniziare ricerche di laboratorio su presunte capacità psichiche e fenomeni paranormali o inspiegati.
Durante l'intervista sono stati discussi diversi lavori supervisionati dal colonnello che ha anche offerto alcuni esempi dalla sua esperienza personale diretta.
Le ricerche di Alexander si sono concentrate sulle “Esperienze di Premorte” (NDE- “Near Death Experience”) e in un'occasione, incontrò Elizabeth Kubler-Ross e Raymond Moody. Ma molto prima di ciò, in Vietnam, gli fu riportato il caso più impressionante di una di queste esperienze. Raccontò la straordinaria storia dell’incidente in elicottero di Jim, un'esperienza extracorporea e un incontro con "una figura incappucciata".
Condivise anche l'interesse per presunte telecinesi e "piegatura dei cucchiai". Alexander rivelò che non solo condusse dei lavori ispirati dal controverso Uri Geller, ma insegnò anche la tecnica per piegare il metallo senza intervento fisico.
Nello stesso periodo, supervisionò un programma di ricerca sull'effetto Hutchinson con l'omonimo inventore, che descrisse scherzosamente come "un ragazzo a cui piaceva sedersi e guardare le scintille". Nell’intervista sono stati toccati molto brevemente anche i temi della visione a distanza e il programma “Stargate”, così come il lavoro sulla Programmazione Neuro-Linguistica (PNL).
Una lunga sequenza dell'intervista è stata dedicata allo studio della percezione primaria insieme a Cleve Backster. All’inizio Alexander descrisse come, usando un poligrafo, Cleve dimostrò che le piante non solo rispondevano al dolore, ma reagivano anche all'intenzione di infliggere dolore. Cleve passò poi a monitorare i leucociti orali, i globuli bianchi presenti nella bocca. L'esperimento coinvolse il prelievo di un campione di saliva da un soggetto umano, poi collegando il campione a un poligrafo. Il soggetto tornò a casa e guardò un programma TV con contenuti fortemente emotivi. In numerose occasioni, Cleve e la sua squadra riuscirono a registrare una risposta “a distanza” dal poligrafo. Il colonnello stesso fu coinvolto in questo esperimento; secondo lui il poligrafo reagì a distanza con le sue stesse cellule mentre egli era stressato durante una conferenza.
Nell’intervista venne affrontato anche il tema degli UFO e il colonnello raccontò le vicende che portarono alla creazione del programma segreto "Advanced Theoretical Physics Program" (ATPP), la cui ricerca era chiaramente focalizzata sulla fisica degli UFO. Ancora una volta egli mise gli eventi nel loro esatto contesto, affermando che alle persone del NORAD - che vedevano "delle cose" - non era permesso riferirle perché " questo non avrebbe migliorato le loro carriere". Erano molto interessati ai maggiori incidenti conosciuti: l'incidente di Teheran e l'incidente della Foresta di Rendlesham.
John Alexander dichiarò di essere molto interessato ai "fenomeni transmediali", aria/oceano, ma anche aria/terra come a Skinwalker Ranch e paragonò l'incidente di Rendlesham a quelli di Skinwalker Ranch. Scoprì infatti che quello non era stato il primo incidente UFO sulla base inglese, e secondo lui gli incidenti continuano ancora - proprio come al ranch. Passò quindi al caso molto criticato di "Cash-Landrum" in Texas nel 1980; sostenne che non vi sono dubbi che gli eventi si siano svolti come riportato dai testimoni, in quanto le ferite da loro subite ne sono la prova evidente. Nonostante ciò, confermò che non era presente nessun elicottero nell'area in quel giorno.
Ha sottolineato che questo è il grosso problema dell'argomento UFO, riportando che centinaia di altri incidenti rimangono tuttora inspiegati e inspiegabili, anche con la conoscenza scientifica che abbiamo oggi. Aggiunse che vi è un sorprendente numero di casi di neutralizzazione di armi legati a questi fenomeni, il che è un bel problema per la sicurezza militare.
Rispondendo alla domanda da 100 milioni di dollari - “Cosa sono?” -, rifiutò l'ipotesi extraterrestre ma preferì quella "ultra-terrestre", nel senso che questi fenomeni potrebbero essere inter-dimensionali o extra-temporali. Sottolineò che le segnalazioni di incidenti esistono in tutte le culture da migliaia di anni; e concluse che, invece di una spiegazione materialistica, forse dovremmo volgere lo sguardo verso un fenomeno della coscienza.
Traduzione Piero Zanaboni
Questo lavoro è concesso in licenza CC BY-NC-ND 4.0