Persi nella semantica: il problema dell'UAP
La dottoressa Villarroel esplora le sfide della ricerca scientifica sui fenomeni anomali non identificati, navigando tra le ambiguità linguistiche per far luce sulle complessità del campo.
Negli ultimi giorni ho avuto molto tempo per pensare e mi sento in dovere di condividere le mie riflessioni.
Ogni giorno mi rendo conto della profondità di come lo stigma, la categorizzazione di "UFO" o UAP come categoria di “dumping” e le conseguenti metodologie di studio del fenomeno vadano di pari passo. Molte organizzazioni che si occupano di UFO/UAP svolgono un lavoro eccellente ed ammirevole raccogliendo segnalazioni di UFO/UAP e cercando le spiegazioni susseguenti (fenomeni meteorologici, uccelli, palloni aerostatici, ecc.). La categoria rimanente, quella che non si riesce a spiegare, verrà chiamata "UFO" o "UAP" e, una volta fatto questo, si potrà chiedere a esperti seri di diverse discipline di dare un'occhiata. Naturalmente, anche noi possiamo fare la stessa cosa, usando i telescopi e vari sensori per osservare il cielo e imparare molto su ciò che vola nei nostri cieli. Tuttavia, quando raccogliamo i resoconti dei testimoni e suddividiamo le osservazioni in categorie, non impariamo la natura dell'oggetto, ma piuttosto quanto sono brave o meno le persone a identificare un oggetto nei nostri cieli - e non è questo il punto in cui vogliamo arrivare.
Scegliendo il nome UAP/UFO, la nostra metodologia di studio del fenomeno rispecchia la definizione e rende l'oggetto "UAP" estremamente difficile da comprendere nel dettaglio. L'aggiunta di esperti di molte discipline difficilmente aiuterà a gestire l'enorme quantità di falsi positivi e negativi. Una volta che non si ottengono risultati seri, lo stigma mette radici più grandi e rende ancora più difficile lo studio del fenomeno.
Per spezzare questo circolo vizioso, dobbiamo concentrarci su ipotesi chiare per ciò che crediamo di studiare, a prescindere da quanto folli o stigmatizzate possano sembrare tali idee. Dobbiamo abbandonare la discussione su "UAP" e "UFO" e parlare di concetti chiari, come i dischi volanti o le sfere luminose. Non dobbiamo avere paura di parlare di artefatti extraterrestri o di astronavi non umane e di come verificarne l'eventuale ritrovamento. Un disco volante o una sfera luminosa hanno caratteristiche fisiche chiare e distintive che possono essere ricercate in un'indagine. Il termine "dischi volanti" ci dà un'ipotesi chiara e qualcosa di concreto da cercare. Tali esperimenti sono più accuratamente progettati e più efficienti, e possono evitarci di perdere tempo con falsi positivi (specialmente quelli che destano preoccupazioni per la sicurezza nazionale). Un'altra strategia consiste nel basare l'ipotesi sui “five observables”, anche se questi sono stati influenzati dalla terminologia di fondo.
Riconosco che è difficile cambiare la terminologia, dato che il nostro intero costrutto è formato attorno ad essa. A questo punto, vorrei suddividere la questione in alcuni problemi verificabili in cui la terminologia è chiara o di secondaria importanza:
Possiamo trovare tracce di intelligenze non umane (NHI) / artefatti ET o astronavi al di fuori dell'atmosfera terrestre? Possiamo trovare tracce di dischi volanti o sfere misteriose all'interno dell'atmosfera?
Esiste una correlazione tra incidenti o sparizioni di aerei e "avvistamenti UFO" o hotspot? E gli incidenti o le sparizioni di imbarcazioni e gli avvistamenti di UFO? (In questo caso, la categorizzazione è secondaria, poiché l'obiettivo non è capire la natura degli oggetti, ma il livello di minaccia che rappresentano). Il livello di minaccia può essere chiaramente verificato in questo modo.
Ci sono oggetti fisici con proprietà o materiali anomali lasciati nei luoghi in cui un disco volante è atterrato o si è schiantato?
Forse è stata la manipolazione più brillante della storia quella di stigmatizzare il termine "disco volante" e rimodellare il problema in una categoria di dumping come "UFO" e "UAP", poiché ciò influisce veramente sul nostro pensiero e sulla capacità di risolvere questo problema che ha assillato la nostra società per 70 anni. Ma se continuiamo a parlare di UAP e UFO, possiamo quasi garantire che non ci sarà alcuna soluzione nemmeno nei prossimi cento anni.
Il Dr. Villarroel è professore assistente presso l'Istituto Nordico di Fisica Teorica in Svezia.
Revisione Stefano Innocenti
Questo lavoro è concesso in licenza CC BY-NC-ND 4.0