Ricercatori UFO e parlamentari riuniti per discutere la politica dell'UE sugli UFO/UAP
Abbiamo partecipato all'incontro.
Per la prima volta in 30 anni, gli UFO/UAP sono tornati al parlamento eropeo; il motivo è da ricercarsi negli attuali sviluppi verificatesi negli Stati Uniti. Dopo che l'informatore David Grusch è apparso all'udienza del congresso degli Stati Uniti del luglio 2023, l'eurodeputato Francisco Guerreiro ha presentato un'interrogazione alla commissione europea per sapere se vi fossero informazioni sugli UAP anche nell'UE.
La risposta della commissione ha rivelato che nessuna autorità dell'UE si occupa di questo problema; tuttavia, è noto che diversi stati membri, come Spagna, Italia e Francia, conducono ricerche sugli UAP da decenni.
"L'obiettivo di questo evento è aprire un dibattito sugli UFO/UAP all’interno del parlamento europeo", ha dichiarato Guerreiro. Si tratta di eliminare i pregiudizi (o stigma come spesso si identifica) associati all'argomento nell'aviazione, nelle forze armate, nel giornalismo e nella politica".
Piccola sala conferenze, grande argomento
L'evento si è svolto in una sala conferenze relativamente piccola, alla quale hanno partecipato ricercatori sugli UFO/UAP provenienti da diversi Paesi e alcuni parlamentari.
UFO/UAP: un problema urgente
André Jol ha parlato a nome della UAP Coalition Netherlands, un'organizzazione non governativa che ha avviato il progetto insieme al parlamentare Guerreiro.
Jol ha spiegato le caratteristiche che distinguono gli UFO/UAP dagli oggetti identificabili e perché il fenomeno rappresenta una potenziale minaccia per la sicurezza dell'aviazione.
Il pregiudizio prevalente che circonda gli UFO/UAP impedisce ai piloti, ad esempio, di segnalarli apertamente. Ha incoraggiato una maggiore raccolta di dati e la cooperazione internazionale su questo argomento e ha sottolineato che gli UFO/UAP dovrebbero essere presi in considerazione, a livello europeo, nella legislazione sulla sicurezza dell'aviazione e dello spazio.
Tutti gli Stati dell'UE interessati
Il ricercatore italiano Edoardo Russo della rete europea di ricerca scientifica EuroUFO ha fornito una panoramica generale del fenomeno. Ci sono più segnalazioni di avvistamenti in Europa (170.000) che dagli Stati Uniti (105.000) e il fenomeno si verifica più frequentemente ogni due anni, sempre in modo non costante, ed è più rilevante durante le cosiddette “wave”(ondate).
Negli ultimi 75 anni sono stati interessati a queste ondate quasi tutti i paesi europei, tra cui Spagna (1968), Francia (1974) e Italia (1978). Le luci nel cielo notturno sono generalmente riconosciute e identificate (76%), ma ben il 10% delle segnalazioni riguarda incontri ravvicinati con il fenomeno UFO/UAP che,in genere, rimangono inspiegati. Sono stati segnalati anche effetti fisici, tracce al suolo, avvistamenti di piloti e rilevamenti radar, anche se questi ultimi sono stati spesso tenuti sotto segreto militare. Circa il 6,5% degli abitanti dei paesi dell'UE ha visto un UFO/UAP, il che equivale a circa 29 milioni di persone nell'UE nel suo complesso.
Perché la scienza non ha risposte
L'astronoma svedese Beatriz Villarroel, dell'Istituto nordico di fisica teorica dell'università di Stoccolma, ha parlato di come la scienza sta affrontando il fenomeno. Il grande pregiudizio che circonda l'argomento è il motivo per cui gli UFO/UAP sono stati poco studiati dagli scienziati negli ultimi 70 anni.
"È difficile pubblicare su questo tema poiché è difficile da pubblicare, anche se si hanno dei risultati, significa che non ci sono prove, quindi non si può pubblicare nulla al riguardo. È un paradosso", ha detto Villarroel.
Nonostante la mancanza di dati, ci sono alcuni progetti promettenti, come il Progetto Galileo dell'Università di Harvard, che utilizza telecamere a raggi infrarossi per scansionare il cielo e l'intelligenza artificiale per le analisi.
Per verificare l'ipotesi che gli oggetti non identificati nello spazio siano velivoli extraterrestri, Villarroel ha esaminato delle lastre fotografiche storiche del periodo precedente al lancio del primo satellite umano Sputnik nel 1957 e ha trovato una serie di luci allineate che scompaiono da una foto all'altra. Non è chiaro se si tratti di UFO/UAP, ma è interessante notare che queste serie di luci sono apparse nel cielo proprio nei due giorni del luglio 1952 in cui nella capitale statunitense, a Washington DC, si è registrato un picco di un'ondata di avvistamenti di UFO/UAP.
Minacce reali nello spazio aereo
L'ex pilota navale statunitense Ryan Graves ha parlato dagli Stati Uniti e ha sottolineato l'affidabilità dei rapporti dei piloti e la necessità di raccogliere sistematicamente dati sugli UFO/UAP. I governi possono svolgere un ruolo centrale nel cercare di eliminare il pregiudizio che circonda l'argomento UFO/UAP. Lo stigma è così forte, ha affermato Graves, che i piloti civili e militari preferiscono tacere sulle loro osservazioni piuttosto che rischiare la carriera.
Eppure gli UFO/UAP sono un fenomeno globale che rappresenta una minaccia per la sicurezza dell'aviazione. Graves ha parlato poi della sua esperienza personale. Durante il suo servizio nella Marina degli Stati Uniti, lui e i suoi commilitoni hanno ripetutamente osservato oggetti sconosciuti sui sistemi radar e a infrarossi. Durante una manovra di addestramento, uno di questi oggetti si avvicinò pericolosamente a 15 metri dal jet da combattimento; sembrava un cubo grigio scuro all'interno di una sfera trasparente e l'esercitazione ha dovuto essere interrotta immediatamente. Ma non è finita lì.
"L'UFO/UAP che abbiamo incontrato e tracciato su più sensori si è comportato in modi che hanno superato la nostra comprensione, apparendo immobile contro venti di forza pari a un uragano, accelerando a velocità superiori a Mach1 e superando i nostri jet da combattimento", ha detto l'ex pilota navale.
L'origine di questi fenomeni non è ancora del tutto chiara e per questo motivo, Graves ha fondato l'organizzazione "Americans for Safe Aerospace" ed è impegnato a porre fine ai pregiudizio sugli UFO/UAP educando il pubblico al riguardo.
Avvistamenti di UAP da parte di piloti europei
Il pilota olandese Christiaan van Heijst ha chiarito che gli UFO/UAP non sono un'invenzione americana. Nei suoi 20 anni di attività come pilota cargo, ha già osservato ogni genere di cose in tutto il mondo: fenomeni meteorologici, lanci di razzi, operazioni militari, ma ha visto anche oggetti non identificati in Europa.
Una volta, racconta, una luce molto luminosa si è abbattuta sulla Germania a una velocità incredibile davanti all'aereo.
"Ha illuminato le nuvole sotto il nostro aereo, indicando che si trattava di qualcosa di veramente esterno alla cabina di pilotaggio. Non era solo un riflesso ciò che avevo visto", dice l'esperto pilota professionista.
Anni dopo, van Heijst osservò un fenomeno simile sopra la Grecia quando il suo aereo si trovava in prossimità della portaerei statunitense Theodore Roosevelt.
All'improvviso, circa dieci chilometri davanti a noi e un po' più a est, c'era una luce brillante che scendeva verticalmente.
Il pilota ha ricordato:
È apparsa e scomparsa quattro volte di seguito e si è mossa in modo diverso dai satelliti o dagli aerei. Dopo la quarta volta, si è improvvisamente allontanata a una velocità incredibile.
Da quando ne ha parlato pubblicamente per la prima volta due anni fa, numerosi altri piloti si sono rivolti a lui con esperienze simili.
I miei colleghi hanno riferito di oggetti incandescenti o argentati che si libravano accanto alla cabina di pilotaggio dei loro aerei, a volte volando vicino alla velocità del suono.
“Altri hanno riferito di gruppi di luci pulsanti che li hanno sorpassati o che volavano a un'altitudine e a una velocità incredibile", ha raccontato il pilota.
Le osservazioni sono state molto diverse e “Non possono essere classificate in una descrizione specifica". L'unica cosa che hanno in comune è che i piloti non possono segnalarle.
È importante eliminare questi pregiudizi in modo che i piloti e il personale militare possano parlarne apertamente senza ripercussioni sulla loro carriera.
Una questione di fiducia
L'eurodeputato Guerreiro ha sottolineato che l'UE potrebbe perdere la fiducia del pubblico se non affronta la questione in modo trasparente.
"Tutto il mondo ne parla, il congresso degli Stati Uniti se ne è occupato, ma non ho sentito alcun dibattito in merito nell'UE", ha affermato l'eurodeputato. Finora non esiste un sistema uniforme a livello europeo per segnalare, monitorare e analizzare gli avvistamenti di UFO/UAP.
Il fenomeno deve essere studiato in modo coordinato e la stigmatizzazione deve essere ridotta. Gli UFO/UAP dovrebbero essere presi in considerazione nella legislazione dell'UE in modo da poterli affrontare meglio.
Dieci Stati europei hanno già reso pubblici i dossier militari sugli UFO/UAP, mentre altri devono ancora farlo; l'ultima volta che il Parlamento europeo si è occupato della questione è stato all'inizio degli anni Novanta. A seguito della massiccia ondata di avvistamenti di UAP in Belgio, la Commissione per l'energia, la ricerca e la tecnologia del Parlamento europeo avviò un'indagine. Fu suggerito che l'autorità statale francese per la ricerca sugli UFO/UAP, il GEIPAN, fosse elevata allo status di autorità dell'UE; purtroppo dopo un'elezione europea, il progetto non ebbe seguito e l'idea svanì, ma non il fenomeno.
Cosa succede ora
Anche alcuni degli eurodeputati presenti all'incontro hanno mostrato interesse per gli UFO/UAP, come José Penedo del Rio, capo degli affari politici dell'agenzia europea per la sicurezza aerea a Colonia. Egli ha sottolineato che esiste già un sistema a livello europeo per la segnalazione degli incidenti legati alla sicurezza del volo. È possibile che i piloti utilizzino sempre più spesso questo sistema poco conosciuto per segnalare i loro incidenti con gli UFO/UAP e che ciò sensibilizzi gli organismi dell'UE sulla reale necessità di agire.
Guerreiro ha recentemente presentato una proposta di risoluzione per includere la segnalazione degli UAP.
Nel complesso, tuttavia, Guerreiro è solo in Parlamento; inoltre, non si candiderà alle elezioni europee del prossimo giugno, il che solleva la domanda: che ne sarà del suo progetto in seguito? Una sola cosa è certa: il fenomeno continuerà e prima o poi la questione tornerà sul tavolo del Parlamento.
Traduzione dall’inglese di Piero Zanaboni
Questo testo è concesso in licenza CC BY-NC-ND 4.0