Secondo un ex ufficiale dei servizi segreti, il Regno Unito ha un programma di recupero degli UFO/UAP schiantati al suolo.
Franc Milburn, un veterano del Regno Unito con oltre 22 anni di esperienza nella valutazione delle minacce e dei rischi, ha parlato con Sentinel News.

Il 19 marzo, il DailyMail Online ha pubblicato un articolo scritto da Christopher Sharp e Josh Boswell, in cui si rivela che il Regno Unito potrebbe avere un programma molto ben organizzato per il recupero di UFO/UAP schiantati al suolo e una squadra di cattura di piloti fuggitivi non umani. La loro fonte è Franc Milburn, autore di due studi sugli UAP per il Centro Begin-Sadat sugli Studi Strategici dell'Università Bar-Ilan, intitolati "The Pentagon's UAP Task Force" e "American Development of UAP Technology: A Fait Accompli?".
Nell'articolo del DailyMail, Milburn spiega come uno dei suoi amici e colleghi, chiamato "John" per proteggerne l'identità, gli abbia descritto una missione svoltasi alla fine degli anni '80. Milburn descrive "John" come un veterano militare con una carriera impressionante, ed è stato in grado di verificare la sua coerenza parlando con altri veterani.
Secondo i ricordi di Franc, "John" fu inviato in missione per recuperare un "aereo abbattuto" con una squadra d'élite di "20-30 forze speciali", "arrivate in elicottero".
"John" ha spiegato a Franc che il velivolo non era né russo, né americano, né britannico e, una volta sul posto, ha descritto il velivolo come ovviamente non umano. Ha aggiunto che "gli occupanti sono fuggiti a piedi" e che una squadra è stata mandata a cercarli. Qualche tempo dopo, i soldati sono stati evacuati per essere sostituiti da "scienziati e tecnici".
Sentinel ha contattato Franc in merito alla sua testimonianza; ecco la trascrizione del colloquio:
Sentinel News: Quando ha incontrato John per la prima volta?
Franc Milburn: Credo sia stato dopo aver lasciato l'esercito. Quindi era la fine degli anni '90.
SN: Per quanto tempo ha lavorato con lui o lo ha conosciuto?
FM: Lo frequento ancora oggi; ci siamo visti probabilmente per circa tre, quattro anni, ci siamo frequentati molto.
SN: Prima di raccontarle la sua storia, non ha mai parlato di UFO?
FM: Mi ha raccontato un sacco di altre cose che ha fatto, davvero impressionanti. E come ho detto nell'articolo, conoscevo persone con cui aveva lavorato. Quindi sapevo che stava dicendo la verità su tutte le altre cose. Così, quando mi ha parlato del recupero dell’UFO schiantatosi, non ho avuto motivo di dubitare di lui. E in quel periodo, facevamo parecchie cose assieme; uscivamo insieme; ci vedevamo praticamente ogni fine settimana, bevevamo birra e cose del genere. Quindi siamo diventati piuttosto intimi; ma nemmeno lui è entrato nei dettagli. Voglio dire, tutti i dettagli che sono stati inseriti nell'articolo sono stati raccontati da lui. Ma dopo quella volta non ne ha più parlato. E io non gliel'ho mai più chiesto, avevo solo un interesse per gli UFO; ma non è come oggi che sono totalmente coinvolto nella ricerca. E gli avrei fatto molte più domande. L'ho presa come una specie di "OK. È un'altra cosa". Qualcosa di strano che hai fatto fuori dal normale, giusto.
SN: Quando le ha raccontato la sua storia?
FM: Siamo alla fine degli anni '90. Entrambi avevamo lasciato l'esercito.
SN: Ok. Ha avvertito John che ci avrebbe parlato della sua storia?
FM: No, non l'ho fatto.
SN: Non ha paura che si offenda?
FM: Beh, se guardi l'articolo, il governo britannico dice che non ci sono mai state incursioni UFO/UAP o non c'è mai stato un recupero di un incidente. Il governo britannico ha detto che non c'è mai stata un'incursione UFO/UAP. Il Progetto Condign risale al dicembre 2000. E loro [Defence Intelligence Service] hanno detto che non c'è mai stata un'incursione UFO/UAP. Non abbiamo mai visto alcuna minaccia da parte degli UAP. Nessun aereo della RAF ha mai intercettato un UAP. Il governo britannico non ha mai ricevuto alcun manufatto da nessuno. E poi, più di recente, nel 2021, alla Camera dei Lord, il Ministro della Difesa non ha forse detto che in oltre 50 anni di rapporti non c'è mai stata un'indicazione di minaccia per il Regno Unito?
SN: Nella sua esperienza di operazioni segrete, pensa che con così tante persone coinvolte nell'operazione, perché qui si parla di una squadra completa di soldati e scienziati, non ci siano problemi a mantenere il segreto?
FM: No. Penso che a quel livello, lo metto in bilancio; voglio dire che quando si è nell'esercito ci sono cose di cui non si parla mai e di cui si è a conoscenza, è piuttosto ben compartimentato. Incontri degli amici che sono nelle forze speciali o in altri settori dell'intelligence, incontri delle persone e puoi sapere a quale unità sono assegnate, qual è il loro lavoro di base, ma non sai cosa fanno nello specifico giorno per giorno, è tutto molto ben compartimentato.
SN: Di solito la gente non capisce il livello di segretezza delle operazioni.
FM: È molto ben compartimentato e le cose sono molto ben protette. Voglio dire, c'è una scala graduale che va dalle informazioni riservate al confidenziale, dal segreto al top secret, e a ogni livello si applicano livelli di sicurezza crescenti. E a ogni livello, la persona che ha accesso a quelle informazioni deve essere più affidabile.
SN: John sembrava colpito da questo?
FM: No, sembrava più colpito dalle cose che aveva visto in guerra.
SN: Era una curiosità per lui, qualcosa di insolito?
FM: Non lo so; è un tipo piuttosto aperto. Ma presumo che, prima di andare a fare quella missione, siano stati informati che avrebbero fatto questo tipo di operazioni.
SN: Ha la sensazione che sapesse in anticipo cosa avrebbe visto durante l'operazione?
FM: Si ha un'idea di ciò che si sta affrontando, perché a quel livello non si mettono le persone in una situazione per la quale non sono preparate. Giusto? Se si ragiona in modo logico, OK, se si ha un'imbarcazione fuori uso, si pensa ai materiali pericolosi, se è tossico per noi, o altro, si deve circoscrivere e controllare l'area, proprio come se ci fosse una fuoriuscita di rifiuti tossici. Nel Regno Unito, e vi darò un esempio, è tutto “open source”; potete controllare online. Quando si spostano materiali nucleari da, ad esempio, un impianto che costruisce testate nucleari per i sottomarini britannici, la polizia e i Royal Marines, pesantemente armati, li proteggono. Quindi, ovviamente, addestrano questi ragazzi nel caso in cui uno dei contenitori del camion si rompa. Cosa fsi deve fare se c'è una fuga di radiazioni... Conoscono tutti i pericoli legati al lavoro che stanno facendo.
SN: Assolutamente; é un'ottima osservazione. Ha detto se indossava una tuta NBC (“Nuclear Biological and Chemical”) per proteggersi?
FM: No, ma presumo che all'epoca l'equipaggiamento protettivo fosse standard, avevano a che fare con qualcosa che gli era stato detto non essere nostro, non americano, non russo. Quindi non c’erano molte altre possibilità; quindi presumo che avranno avuto delle procedure di decontaminazione... proprio come se si avesse a che fare con il terrorismo nel centro di Londra e si ritenesse che i terroristi abbiano una bomba sporca o un'arma chimica o biologica.
SN : Sì, è così.
FM: Non è stata la prima volta, giusto? .
SN : Assolutamente. Sono rimasto piuttosto sorpreso dall'articolo in cui si dice che era ovvio che ci fossero dei piloti a bordo del velivolo, e poi si scatena una caccia all'uomo. E questa settimana è trapelato un messaggio degli Stati Uniti in cui si dice che vogliono recuperare gli UFO usando il loro programma di recupero di materiale straniero?
FM : Sì.
SN : Pensa che sia più o meno la stessa cosa con John, che era in missione all'interno di quel programma per recuperare materiale estraneo che era probabilmente di origini non umane?
FM : Voglio dire, si può guardare di nuovo a questo, online, giusto? Negli Stati Uniti c'è il JSOC (“Joint Special Operation Command”), ma anche l'Aeronautica e le Forze per le Operazioni Speciali. E il loro compito è che se un aereo cade, e questo può accadere in Corea del Nord o in qualsiasi altro posto; o non lo si fa volare dietro le linee nemiche, o se cade, bisogna entrare e distruggerlo. Si può distruggere dall'aria, con l'artiglieria o con i missili, oppure si mandano uomini a farlo saltare in aria. Giusto? E per recuperare l'aereo; mi segue?
SN : Sì, assolutamente.
FM : Nel Regno Unito, i recuperi di aerei precipitati sono normalmente di competenza di un'unità come il reggimento della RAF, che ha uno squadrone di paracadutisti e si lancia. C'è stato un caso famoso negli anni Ottanta; i francesi catturarono un elicottero d'attacco libico MI 24 in Ciad, e gli americani sono entrati... con un'unità di operazioni speciali; sono entrati e l'hanno portato via in volo; beh, con i Chinook. Vi troverò l'articolo; era negli anni '80; gli americani volevano vedere un MI 24. Così i francesi glielo diedero e volò via.
SN : Interessante, interessante. Questo mi fa pensare: non ricordo un solo caso in cui un velivolo atterrato si sia autodistrutto? E' così? Non ne ricordo nemmeno uno.
FM : un UAP? Non credo
BF: Perché era una procedura di base nella Seconda Guerra Mondiale distruggere l'aereo se si atterrava da qualche parte. Per essere sicuri che non venisse recuperato
FM: Sì. Beh, voglio dire, gli americani avevano molta esperienza in questo senso, dalla guerra di Corea al Vietnam all'Afghanistan; se un elicottero o un aereo ad ala fissa cadeva e non poteva volare, usavano granate di termite; lo distruggevano completamente con tutte le attrezzature sensibili. Ricordo che nel 2001 un EP-3 della Marina statunitense fu abbattuto dai cinesi sull'isola di Hainan dopo una collisione che uccise un pilota cinese. Immagino che tutti i ragazzi o l'equipaggio abbiano un protocollo per cui, se stanno per essere catturati, cercano di distruggere tutto il materiale top secret. In questo caso non ci sono riusciti del tutto.
BF: Oh, questa è un'ottima osservazione. E non ricordo un solo caso di un UAP che lo abbia fatto dopo l'atterraggio.
FM: No.
Fine della trascrizione
Ci si potrebbe anche chiedere cosa avrebbe potuto abbattere un velivolo non umano, se la dichiarazione della RAF è esatta. Il fatto che gli "occupanti" siano riusciti a fuggire e che il velivolo non sia stato descritto come una quantità di detriti fa pensare ad armi non distruttive e ad armi ad energia diretta. Sembra improbabile che un simile evento sia stato un caso isolato, dato che "John" non ha parlato di alcun incidente o panico durante la missione. Rimane una domanda: cosa è successo agli occupanti? E, più ontologicamente parlando, non hanno forse dei diritti?
Franc Milburn ha dichiarato, in occasione di una conferenza organizzata da “A News Security” nel 2022, di essere venuto a conoscenza di un caso in cui due caccia britannici hanno combattuto contro un UFO/UAP impenetrabile ai proiettili e in grado di disattivare i missili.
Ci si potrebbe chiedere quali sarebbero le implicazioni diplomatiche di tali azioni se queste piattaforme avanzate, né russo-americane né britanniche, appartenessero a una specie molto più avanzata. Gli eventi del febbraio 2023 mostrano che persino la Casa Bianca ha approvato l'attacco di oggetti non identificati nel cielo nordamericano. È meglio lasciare tali decisioni nelle mani dei militari e del potere esecutivo? Non sarebbe meglio che fossero discusse dal ramo legislativo in un contesto democratico?
Traduzione dall’inglese di Piero Zanaboni
Questo lavoro è concesso in licenza CC BY-NC-ND 4.0