Un nuovo informatore sostiene di essere a conoscenza di un programma segreto degli Stati Uniti sugli UFO
In un articolo pubblicato l'8 ottobre 2024, il giornalista Michael Shellenberger riporta le affermazioni di un nuovo informatore su un presunto programma di recupero degli UFO negli Stati Uniti.
In questo lungo ed esauriente articolo, pubblicato sulla sua piattaforma substack “Public”, il giornalista Michael Shellenberger descrive le lunghe divagazioni compiute dal governo statunitense per rispondere alla spinosa questione degli UFO, nonostante le numerose personalità che si sono espresse sull'argomento negli ultimi anni.
Riferisce poi di aver contattato un informatore, autore di un rapporto in cui si afferma che il ramo esecutivo del governo degli Stati Uniti è stato l'autorità di gestione delle questioni relative agli UAP (Fenomeni Anomali Non Identificati) e all’NHI (Intelligenza Non Umana).
Aggiunge poi che diverse fonti hanno rivelato il nome di uno dei programmi incaricati di gestire il problema degli UAP con lo status di “Programma di Accesso Speciale Non Riconosciuto, il cui nome è: “Immaculate Constellation” (Costellazione Immacolata).
Questo programma sarebbe stato creato in risposta alle rivelazioni sul programma AATIP sulle colonne del New York Times nel 2017. La sua funzione sarebbe quella di consolidare le osservazioni provenienti da piattaforme di osservazione generali, ma anche da piattaforme specificamente progettate per osservare gli UAP.
Il rapporto spiega che durante le osservazioni degli UAP sarebbero stati registrati una quantità enorme di dati da sensori multi-modali, dati che sono “difficili o impossibili da osservare con il solo occhio umano”.
Il rapporto si conclude, secondo Shellenberger, con: “L'esistenza di “Immaculate Constellation” dimostra la capacità esistente di rilevare, mettere in quarantena e trasferire, in modo rapido, la raccolta di incidenti sugli UAP e ARV (Alien Reproduction Vehicle)” per evitare che le informazioni si diffondano attraverso i canali militari e di intelligence.
Il rapporto descrive diversi casi recenti di incontri, a quota relativamente bassa, con diversi gruppi di UAP, il cui comportamento è identico alle osservazioni fatte durante la seconda guerra mondiale dai piloti delle forze giapponesi, tedesche, britanniche e americane.
Un'altra fonte dell'intelligence ha riferito a Shellenberger che questo programma è diretto dall'ufficio del Segretario della Difesa.
Inoltre, sottolinea che queste dichiarazioni sono state fornite alle commissioni congressuali autorizzate e ai loro team.
Al momento della stesura di questo articolo, il Dipartimento della Difesa non ha risposto a queste accuse.
ADDENDUM 9/10/2024
In un'intervista pubblicata il 9 ottobre 2024, il giornalista decorato Ross Coulthart ha parlato con Michael Shellenberger su NewsNation, dove ha sostenuto le informazioni ottenute da Shellenberger riguardo all’esistenza di un vasto database sugli UAP.
Coulthart ha aggiunto che tale programma sarebbe sotto il controllo dell'“Ufficio del Sottosegretario alla Difesa e all'Intelligence”.
Il capo di questo stesso ufficio è stato interrogato il 17 maggio 2022 - durante un'udienza pubblica dal Permanent Select Committee on Intelligence, sottocommissione per l'antiterrorismo, il controspionaggio e la contro-proliferazione - e ha dichiarato di non essere a conoscenza del caso Malmstrom, che avrebbe visto missili a testata nucleare disattivati da un UAP, ma ha confermato l'esistenza del programma di studio UAP dell'AATIP all'interno del Dipartimento della Difesa.
Secondo Ross Coulthart e le sue fonti, il nome “Immaculate Constellation” corrisponde a questo database.
Una delle informazioni che più hanno interessato Ross Coulthart è stata la menzione dell'ARV (Alien Reproduction Vehicle). Secondo lui, si tratta di “un riferimento a un veicolo costruito con tecnologia non umana e gestito, presumibilmente, dall'industria aerospaziale privata o dal governo degli Stati Uniti”.
Shellenberger ha poi sottolineato che il rapporto è lungo 25 pagine. Ha aggiunto che, dalla sua lettura del documento, “si tratta di un fenomeno di dominio e non si tratta di una benevola fratellanza spaziale. È una dimostrazione di dominio a un livello fisico molto elementare”.
Per quanto riguarda la legalità di un tale programma, Shellenberger ritiene che “questa è un'ulteriore prova che il sistema è sbilanciato, che il ramo esecutivo, elementi all'interno del ramo esecutivo, elementi all'interno della difesa e delle comunità di intelligence, sono al di fuori del controllo civile democratico”.
Insiste, tuttavia, sul fatto che molte delle sue fonti sono terrorizzate dal rivelare ciò che sanno sull'argomento, per paura di rappresaglie: “L'intero modo in cui ci siamo incontrati ha mostrato un profondo allarme e preoccupazione per la loro sicurezza, e sono ancora molto nervosi al riguardo, e ritengono che il loro obbligo verso l'interesse pubblico prevalga sulla loro paura”.
Shellenberger ha concluso l'intervista dicendo che raccomanda agli informatori di “non parlare con l'AARO”:
"Non credo che siano affidabili. Mi dispiace dirlo, ma non mi fido più nemmeno dell'IG dell'IC o dell'IG del Dipartimento della Difesa, non credo che stiano facendo il loro lavoro”.
"Penso che l'azione sia a livello di Congresso e di opinione pubblica, mediata dai giornalisti e dai media. Quindi, se fossi un informatore e fossi spaventato, sono questi i due che cercherei”.
Mentre il Dipartimento della Difesa ha impiegato quattro giorni per rispondere, Shellenberger ha ricevuto una risposta a queste accuse il giorno stesso della pubblicazione dell'articolo.
In essa si legge che il Pentagono afferma di non aver trovato prove di un programma UAP segreto su cui i membri del Congresso non siano stati informati.
Come dice lo stesso Shellenberger, il diavolo si nasconde nei dettagli. Infatti, i dettagli dei programmi presentati per la supervisione del Congresso sono lasciati alla discrezione del Pentagono.
Quest'ultimo afferma che: “Il Dipartimento della Difesa non ha alcuna documentazione, presente o storica, di un qualsiasi tipo di programma chiamato “Immaculate Constellation”,
Ci si chiede se il Pentagono sia in grado di convalidare pubblicamente l'esistenza di un programma segreto. La base di Groom Lake, soprannominata Area 51, è stata riconosciuta ufficialmente dalla CIA solo il 25 giugno 2015, a seguito di una richiesta FOIA risalente a 10 anni fa, anche se è in funzione dal 1942, avendo ospitato, in particolare, il programma segreto della CIA per gli aerei U2 già nel 1955.
Interrogato da Shellenberger sull'esistenza di un database sugli UAP, il Pentagono ha fatto riferimento ai documenti recuperati e talvolta messi on-line da AARO.
Ancora una volta ci si chiede: se esistesse un database segreto, il Pentagono avrebbe il dovere di parlarne, violando così la sua segretezza?
Revisione della traduzione dall’inglese di Piero Zanaboni